Schermata 2016-11-03 alle 13.30.1817 ottobre 2016

Nonno, per momenti come questi, una vita intera per prepararsi sembra non bastare.

L’ultima frase che hai detto alla mamma sorridendo, è stata: “son contento di avervi fatto ridere, ora mi riposo”.. e devo ammettere che ci hai tanto tenuti allegri e fatto ridere davvero!

Quando ero piccola mi dicevi sempre che era più economico comprarmi un vestitino che invitarmi a pranzo e ancora oggi, quando esco a mangiare, tra le battute dei miei amici che mi offrono come dessert il cameriere… io penso a te.

Lunedì, nel preciso momento in cui te ne sei andato,  mi trovavo a lezione e stavo ridendo.. di quelle risate scomode, che partono quando dovresti essere serio e che, più le trattieni, più sono fragorose. Penso non sia stato un caso.

Perché nella mia vita tu sei stato questo.

Arrivavi a casa all’improvviso come un terremoto e mi facevi sempre tanto divertire, sempre con un pensierino o una sorpresa per me.

Sdrammatizzavi in ogni occasione, cercavi di farti perdonare dalla nonna portandole arnesi improbabili… taglia banane, affetta uova sode, cava torsoli.. e quando mi davi delle monetine di mancetta, ridevi da solo dicendomi di non spenderle tutte.

Nella mia lista sull’intelligenza della famiglia stilata quando ero piccola, per la gioia della mamma che era finita ultima dopo  il gatto, tu eri al primo posto. E sono orgogliosa di te, nonno. Mai hai deluso le mie aspettative.

Per me ti inventavi che i miei animaletti malati, quando non c’erano più, erano stati mandati nell’Ospizio ad Abbiategrasso, o dedicavi loro orribili poesie in rima (Topazia era finita in Croazia, ad esempio)…oppure me li ingozzavi con tutto il cibo che chiedevano, coccolandoli.

Potrei andare avanti tutto il giorno con chicche che ti farebbero imbarazzare, o sulle tue monete che lucidavi, sui tuoi francobolli che rimiravi e sui tuoi minerali che ti ricordavano la montagna che amavi tanto, sul tuo profumo e sull’eleganza che hai sempre avuto, sulla nonna di cui fino all’ultimo sei stato geloso (e quante ne hai dette in questi anni a tutte le persone che cercavano di farle carinerie…. si, ci assomigliamo proprio)…

 Ti voglio tanto bene nonno, la tua ironia rimbomberà dentro di me per tutta la mia vita e spero di continuare a renderti orgoglioso di me anche ora, ovunque tu sia.

tua Claudia